L’ecodoppler: un ottimo strumento per una diagnosi precisa e tempestiva del Diabete Mellito
Il diabete mellito, è una malattia cronica caratterizzata dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Affinché il glucosio possa fare il suo ingresso nelle cellule ed essere utilizzato come “carburante”, è necessaria la presenza dell’insulina, prodotta da particolari cellule del pancreas (cellule beta) riunite in gruppi chiamati “Isole di Langherans”.
Quando il pancreas non produce più quantità di insulina sufficienti per il nostro organismo, oppure le cellule dello stesso non rispondono alla sua presenza, i livelli di glucosio nel sangue tendono ad innalzarsi favorendo la comparsa del diabete. Quest’ultimo è, infatti, causa delle principali malattie a livello vascolare. Non a caso, coloro che soffrono di diabete, presentano un’incidenza superiore di patologie vascolari che va da 2 a 4 volte in più rispetto a soggetti di pari età ma non diabetici. Il diabete, insieme all’ipertensione, all’ipercolesterolemia e al fumo, rappresentano un mix micidiale per lo sviluppo, all’interno delle arterie, delle placche ateromasiche.
La formazione delle placche, rappresenta un vero pericolo per l’organismo, infatti, ciò potrebbe provocare un lento ma graduale e progressivo restringimento del lume del vaso e quindi, un minor afflusso di sangue in relazione all’organo di riferimento verso il quale il vaso è diretto. Le placche, rappresentano un ulteriore e pericoloso problema. Infatti, nel corso del tempo, potrebbe verificarsi il distaccarsi dei frammenti dalle placche, ovvero degli emboli, che potranno ostruire i vasi a valle con una riduzione oppure un arresto del flusso ematico, e quindi il venir meno dell’ossigeno.
Nel momento in cui dovessero iniziarsi a manifestare i primi sintomi del diabete, molto probabilmente essi saranno differenti da persona a persona, ed anche di differente gravità, a seconda del distretto circolatorio colpito.
Infatti, qualora dovesse esser colpito il distretto carotideo-vertebrale, le conseguenze potrebbero essere di natura celebrale, che in casi estremi potrebbero addirittura sfociare in un ictus ischemico.
Lo strumento diagnostico più utilizzato nella diagnosi precoce delle malattie cardiovascolari è senza dubbio l’ecodoppler. Tale metodica diagnostica fornisce informazioni essenziali sulla presenza o meno di placche ateromasiche, sulla loro entità (possibili stenosi emodinamicamente importanti) e sulla loro morfologia (possibili emboli).
I soggetti diabetici dovrebbero effettuare l’ecodoppler periodicamente sin dalle prime fasi della malattia, in particolare tale esame dovrebbe essere eseguito sui tre distretti vascolari più colpiti: quello carotideo- vertebrale, l’aorto-iliaco e quello degli arti inferiori.