ECOGRAFIA TRANSVAGINALE
Quando e perché si esegue?
L’ecografia transvaginale viene tipicamente impiegata in donne con problemi di infertilità, sanguinamenti anomali (che possono essere legati a cause benigne piuttosto comuni, come fibromi o polipi), dolori pelvici di origine ignota, amenorrea, malformazioni congenite di utero ed ovaie, e dinanzi al sospetto di tumori od infezioni.
Può essere inoltre impiegata al termine del primo mese di gravidanza (ecografia ostetrica) per la capacità di evidenziare più precocemente le immagini dell’embrione e degli annessi, con definizione e qualità d’immagini nettamente superiori all’ecografia transaddominale. In fasi successive della gravidanza, l’ecografia transvaginale può essere impiegata qualora si renda necessaria una miglior visualizzazione delle strutture adiacenti alla cervice.
Ricordiamo che l’ecografia transvaginale non comporta l’impiego di radiazioni ionizzanti (come quelle utilizzate durante le radiografie) e non comporta quindi alcun pericolo per la madre ed il feto.